Giro dei Paesi Baschi 2023, polemiche per il finale della seconda tappa: “Troppo pericoloso, l’UCI come può permetterlo?”
Non sono mancate le polemiche per il finale della seconda tappa del Giro dei Paesi Baschi 2023. Gli ultimi cinque chilometri della Viana – Leitza hanno infatti visto i corridori affrontare una discesa piuttosto veloce e pericolosa, durante la quale si è verificata anche la caduta di Marc Soler (UAE Team Emirates), costretto al ritiro con un pollice rotto. Un finale che nelle ultime centinaia di metri prevedeva anche diverse curve (addirittura una chicane prima del rettilineo conclusivo) e che non è piaciuto a diversi corridori e direttori sportivi, che non hanno mancato di criticarne la pericolosità dopo l’arrivo.
“È un po’ strano che l’UCI permetta questo finale perché secondo me è troppo pericoloso – ha dichiarato il vincitore di tappa Ide Schelling (Bora-hansgrohe) – Si è visto anche con le cadute negli ultimi chilometri in discesa. L’ultimo chilometro è andato bene, ma mandare un intero gruppo in una discesa come questa vuol dire creare solo problemi. Non va bene”.
Anche Richard Plugge, team manager della Jumbo-Visma, ha criticato gli ultimi chilometri con un post su Twitter: “Come è stato approvato e come è possibile questo finale? Contento che non sia successo niente”. Gli ha fatto eco il direttore sportivo della sua squadra, Frans Maassen: “Sono contento che tutto sia andato bene. Un finale così pericoloso non è di mio gusto. Per fortuna era asciutto e non abbiamo avuto problemi”.
Altri corridori si sono lamentati della poca sicurezza del finale: “Il finale è stato un po’ vergognoso, non lo nascondo. Francamente, penso che fosse oltre il limite“, ha dichiarato David Gaudu (Groupama-FDJ). “La parte finale di questa tappa è stata pericolosa e mi sono spaventato più volte – ha aggiunto Simon Guglielmi (Team Arkéa-Samsic) – Peccato che non ci fossero tre chilometri pianeggianti dopo la discesa per decidere il risultato”.
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